Come il movimento del coding, la robotica educativa affonda le sue radici nell’opera e nelle parole di S. Papert: “I bambini adorano costruire oggetti. Così mi dissi: scegliamo un set di costruzioni e aggiungiamo tutto quello che serve per creare dei modelli cibernetici. […] L’unico limite deve essere quello della loro immaginazione e delle loro capacità tecniche.”
In effetti, esperienze con i robot a livello di scuola primaria, oltre a far scattare negli alunni una molla motivazionale potentissima, possono fornire occasioni importanti per esplorare, per sperimentare, per esprimersi, favorendo una riflessione sul proprio modo di pensare e di imparare.
Nel corso dell'anno scolastico 2016-2017 le classi seconde di scuola primaria hanno realizzato un percorso didattico con l'utilizzo di BeeBot, un'apina robot dall'aria simpatica che ha consentito di sperimentare la creazione di semplici programmi, per condurla a spasso in ambienti fantastici costruiti dagli alunni.
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